Il Festival di Storia a Monteleone di Fermo è anche un’opportunità per scoprire la bellezza e la ricchezza culturale delle Marche. La città stessa, con i suoi affascinanti vicoli e le sue architetture storiche, offre un ambiente incantevole per immergersi nel contesto storico. Inoltre, la regione circostante è ricca di siti archeologici, castelli e borghi medievali che testimoniano il ricco patrimonio storico dell’area.
L’abate farfense Berardo III (1099-1119) costruì una torre di forma esagonale irregolare con la caratteristica forma a punta, fu distrutta nel 1252 nell’assedio dei Fermani ai castelli di “Casigliano, Torre di Casuale e Monte Leone”; quindi fu ricostruita nel XIV secolo sulla pianta o sul troncone di quella precedente. Nel 1269 il nobile Ruggiero Suppi, podestà di fermo, prese le difese della comunità di persone che un tempo avevano abitato Torre di Casole.
La Chiesa della Misericordia è così detta per la presenza dell’affresco della Madonna della Misericordia sull’altare maggiore, o per il bel crocifisso di legni di fico, che era nell’altare di sinistra, ora nella chiesa parrocchiale di S. Marone. Le pareti esterne sono tutte decorate da lesene e archetti pensili intrecciati sorretti da beccatelli; la facciata è larga 7,20 m; la parete destra è lunga 13,20 m e vi si nota il basamento rustico, su cui è stata edificata la chiesa nel XVI secolo; i due absidi laterali e quello centrale hanno mantenuto la precedente muratura rozza di pietra; sopra c’è un campanile a vela con campana del 1640 ca.
La Chiesa di S. Giovanni Battista è stata costruita sulle mura dell’antico castello nei secoli XII-XIV, ha un portale in cotto del XV sec. con un architrave paleo-cristiano. L’interno a tre navate è stato affrescato nel secondo dopoguerra con alcuni episodi della vita di San Giovanni Battista; vi si conservano, sull’altare maggiore, le statue del santo, al quale la chiesa è dedicata, di Sant’Antonio Abate e di Santa Filomena, in una nicchia a sinistra la Madonna del Solcato e due tele: una, raffigurante Sant’Antonio di Padova (XVIII sec.), un’altra, santi che chiedono alla Madonna protezione per il paese (XVII sec.)
I vucanelli fangosi sono modeste eruzioni melmose del sottosuolo che si verificano sporadicamente.
Sono sei, si trovano lungo il percorso del fiume Ete e in questo momento vivono un periodo di attività. Sono i vulcanelli di Monteleone di Fermo. Un fenomeno naturale di cui ancora si sa poco. Una peculiarità del territorio che, con il progetto “Segni dell’Acqua”, è stata tutelata e valorizzata.